SERENDIPITY





VENEZIA

Portami, vento
lungo quest'isola
che sta battendo le ali.

E' tempo
di purificare
i canali del pensiero.

VENICE

Carry me, wind
the length of this island
beating its wings.

It’s time
to cleanse
the canals of thought.


Elio Schneeman (translated by Rita degli Esposti & Sarah Pettet)


ALLA PIU CARA CITTA

Alla più cara città

Venezia,
Cerchio di vie,
Voce corale serena,
Nel guizzo che dondola,
Non ho che te dai soli
Triste e solitari
Dagli abissi cupi.

Fra lo specchiasi d’ombre
E rosei volti
L’alto suono che brilla


TO THE MOST BELOVED CITY

Venezia
Ring of streets,
Calm choral voice
In the glitter of rocking water
From all the sad and solitary
Suns, I have but you,
From all the gloomy abysses.

Between the mirroring of shadows
And roseate faces
Your high chime hovers, sparkling

(Aldo Vianello translated by Richard Burns)

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CONNY STOCKHAUSEN


I PESCATORI DI ROSE


I pescatori di rose si svegliano presto la mattina

che ancora la luce deve venire,

ma loro ci vedono bene.

Si ritrovano in posto come questo,

dove avrebbero potuto vivere

o dove forse non sono mai stati.

I pescatori di rose sanno di preciso

dove si nasconde la felicita,

tra ninfee sempre verdi e lettere d'amore,

si muovono in acqua profonde.

I pescatori di rose ignorano la corrente e

tornano indietro,

con il loro spettri coprono il rumore  degli insetti

e lasciano segnali per trovare

il loro punto di attrazione.

Ci eravamo promessi di tornare qui un giorno,

a cercarli.

Son passati anni, e quasi questo posto

non lo ricordavo piu.

Capisco solo ora, tutto il tempo che e passato

mentre aspetto, i pescatori di rose.


THE FISHERMEN OF ROSES


The fishermen of roses wake early in the morning

but even before dawn

they can see very well.

They landed in a place like this

where they could live

or perhaps they weren’t ever here.



The fishermen of roses know precisely

where happiness lies,

amongst forever green water-lilies and love-letters

moving through deep water.



The fishermen of roses ignore the currents and

return,

their spirits masking the sounds of insects

leaving behind them

clues to discover

their own perfect spot.



We had promised to come back here one day

to look for them.

Years have passed, I barely remember

this place anymore

Understanding, only now this time has passed,

while waiting for the fishermen of roses.


(translated by Sarah & Simon Pettet)






















FRANCESCO GIUSTI

GIARDINO IN ABBANDONO

E' stato come una secchiata
d'acqua chiara dalla fontanina
il cielo biavo dopo tutto quel mal tempo.
Il ragazzo indiano che lavora
nella trattoria qui dietro,
ha suonato in perfetto orario come d'accordo,
e neanche fosse stato un chirurgo
che agisce per sopraggiunta necessità,
ha estirpato magistralmente la massa
di erbacce dal giardino. Ora
non si può più dire - abbandono -,
e, contenta, scende la famigliola di merli,
senza tema, spargendo il giallo forte
dei becchi nella terra glabra :
confusa giace però, così, la terra,
e muta, che pare un bambino
sulla sedia del barbiere.

luglio  2011

THE ABANDONED GARDEN

It's been like a bucketful
of clear water from a small fountain
the sky washed after all that bad weather.

The indian boy working
in the trattoria just by here,
rings the bell at the precise time as agreed upon,
and as if he were a surgeon
acting through unexpected necessity,
he skillfully excises the mass
of weed in the garden. Now

you can't say anymore - it's abandoned -,
and, cheerful, the small family of blackbirds descends
without fear, scatting with the strong yellow from their beaks
through the smooth soil:
confused, the soil lies
mute , like a child
on a barber's chair.

july 2011

(translated by Rita degli Esposti & Sarah Pettet)


















RITA DEGLI ESPOSTI

HO INCONRATO LA BELLEZZA

ho incontrato la bellezza
ho incontrato la bellezza e ho pianto
stava seduta su un gradino
davanti alla chiesa
non se la passava bene neanche lei
la testa tra le mani
guardava nel vuoto

non le ho detto niente
non le ho chiesto perchè
credo di saperlo


eppure
i treni arrivano e partono
e dopo tutto
c'è l'assortimento dei vestiti per la nuova stagione
nei negozi


I MET BEAUTY


I met beauty
I met beauty and I cried
She, sitting on the church steps,
She too having a bad time, 
holding her head in her hands,
staring into the distance

I said nothing 
I didn't ask why
I think I knew

yet

trains, arriving and leaving
and, after all
clothes arrayed for the new season
are already in the shops

(translated by Rita degli Esposti & Sarah Pettet)


















JOHN GIAN

12 FRAMMENTI + 1  

arnica – eufrasia – dado stellato
nel cuore – parzialmente necrotizzato

inquietudine – pietrificata – nella visione
natura – come tempio – non politicizzato

doppia eleganza del biancospino – sul bordo del fosso ombroso
bianco – adesso – con bruscandoli – sabbia – e – terra argillosa

individuo – come – increspatura – in/significante
ritmo – pulsante – di - un destino collettivo

canti – nella luce – suono – trasparente
immediato – attraversa – l’aria pulita

violenza – anestetica – mente assopita
metafora – del nulla – energia – scomposta

si frammenta – girando – attorno al vecchio tavolo da
ping pong – figure amiche – svaniscono – nella nebbia

densità spaziale critica
raggiunta – parola che uccide sé stessa

nell’aria – umida e fredda – nuvola di vapore
fuori dal vetro – cuoricini – incisi

piccoli detriti galleggianti – schegge – sul letto
muore – un vecchio – un neonato – padri e figli – muoiono

innocenti – disarmati – nella striscia – di sangue
innocente – dove – nessuno – è – innocente

nell’evoluzione spirituale – si interferisce – con – genocidio etnico
mentre – risuona alto – il canto – profondo e puro – dei Tantra di Gyütö

io – noi – loro – fusi – in un unico
qui – dove – passato e futuro – coincidono

per “Depenstendency” (2009)


12 FRAGMENTS + 1

arnica - euphrasia - starry dice
into the heart - partially alive

ill-at-ease - petrified - a vision
nature - like an apolitical - temple

hawthorn’s twice flowering - edge of shady ditch
white - now - with hop shoots - sand - and - clay soil

individual - as - a meaning/less - ripple
pulsing - rhythm - of - a collective destiny

light-filled - songs - translucent - sound
suddenly - cuts through - pure air

violent anasthetic - drowsy mind
metaphor - of nothingness - decomposing energy

breaking - turning -  around the ping-pong table
friends - disappearing - into fog

critical spatial mass - breached
the word burns itself out

outside the window - air - cold and damp
steamy cloud - carved - tiny hearts

floating fragments - over the bed – a shattering
an old man - dies - a new-born - fathers-and-sons - dying

disarmed innocents - in the Strip - of innocent blood
where - no-one - is - innocent

ethnic genocide - altering forever - spiritual evolution - while
resounding - the pure and profound chants – of Gyütö Tantras

me - we - them - united - as one
here - where - past and future - coincide

for “Dependtendency” (2009)

(translated by John Gian & Sarah Pettet)





















ARMANDO PAJALICH

COMPANION PIECES

1. -  Poesia in bianco, Ondina

Mare d'inchiostro. Schiuma di organzina.
L'onda è lenta bambina che avanza.
Per capelli ha lucciole del mare.
Per braccia, stelline vagabonde.

Larga e lunga, già quasi si frastaglia,
alla deriva, sul molo e la scogliera.
Il mondo intero è  a remarle contro
in questa notte pesta sordomuta

Un ciuffo tiepido di vento,
o nastro di gabbiani in volo,
la riporta e ricompone verso
il mare aperto e pieno, culla.


2. -  Poesia in nero, Barcone
(8 maggio 2011, Punta Cavallo Bianco, Lampedusa)

Mare filibusto, Schiuma di immondizie.
L'onda è barcone stracolmo che avanza.
Per cibo, datteri di Libia.

Senza timone e sgangheratoper poco si fracassa
su scogli inospitali. Poi: finanzieri e polizìa.
Il mondo intero è  a remargli contro
in questa notte urlante di appestati.

Salvi cinquecentoventottoScuri disperati
Un cordone di uomini e gommoni

tutti disinfetta, timbra e rassicura.
Non i tre ventenni, inchiodati alla scogliera.

1. - White poem, Little Wave.

Ink sea. Organza foam.
The wave a young girl slowly advancing.
Her hair, luminescent plankton.
Her arms, roving little stars.

Swelling, it almost breaks
as it goes adrift against the rocks.
The whole world is there rowing against her
In this pitch-black deaf-and-dumb night.

A warm wisp of wind
or a ribbon of gulls in flight
pulls her back and rebuilds her strength
towards the open sea's - cradle.   


2. - Black Poem, Big Boat.
(May 8, 2011, Lampedusa)

Pirate sea. Flotsam foam.
The wave, an overflowing boat advancing.
Its hair, a mane of hope.
Its food, Libyan dates.

Rudderless and rickety, so close it smashes
against uninviting rocks of customs officers and police.
The whole world is there rowing against it
in this screaming night of outcasts.

528 were saved. Dark and desperate.
Cordoned off by men in dinghies
who disinfect, stamp and reassure them all.
Not those three kids - nailed on the rocks. 

(translated by the author)


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LUCA TIBURZIO


Il Sole s’alza piano sulla città,
nessuno che pianga nelle strade
c’è solo un uomo con  un cappotto nero.

ho vissuto da demone tra gli uomini,
non avevo altro che un bastone per la gamba,
la mia mano di legno
è cenere,
la mia lingua sconosciuta
è muta.
ho amato e sconvolto i sensi
mescolando carte e pedine
mi sono seduto su pietre antiche di cinquecento anni
sorseggiando il silenzio delle notti.

Non mi sono mai chinato per baciare il potere.
una volta setacciata la speranza nei fondi delle fontane
mi son seduto a banchettare con gli ultimi…
abbiamo aspettato godot per troppi lustri
siamo stanchi dei fantasmi della storia.

Ho afferrato con le mani
gli spiriti del mondo,
ricreato il legame con gli antenati:
mi hanno guardato con pietà,
mi hanno guardato con disgusto;
hanno parlato di verde, blu e
le sinfonie udibili nel silenzio.
Poi hanno cominciato ad urlare
e girava il cielo di fuoco
Allora ho preso la via che conduce nel vuoto,
la mia voce s’ è soffocata tra le nuvole,
il mio respiro si è spento.
All’inizio era un metodo poi,
solo silenzio.

Non è la prima volta che mi succede:
sono un fulmine rabbioso,
Non ricordo come avvenne,
non ci fu neanche un fragore,
non ho visto nessuna luce smeraldo;
divenni un profeta di babilonia.
ho interrogato i libri proibiti
e loro hanno riso della mia innocenza
scotennata l’anima dai cori delle streghe,
la balbuzie delle azioni ha trattenuto il fiato,
e i capelli hanno chiamato i loro intrecci: rami.
Gli occhi del cielo
hanno camminato sui miei sentieri
fermandosi a riposare sui miei segreti,
chiedevano alle mie mani per dove proseguire
me le hanno richiuse vuote,
sono nati petali arcobaleno.
le parole come fili di grano, si sono persi,
falciati dal vento e
il Sole scende piano sulla città.

The Sun slowly waking in the city,

no tears in the streets, 
only a man draped in a long black cloak.

I, a freak among men.
I, with nothing but an unwieldy stump for a leg.

My wooden hands, ash,
My private language, silent,
I adore yet destroy my senses.

Shuffling playing-cards and chess pieces,
I sit down and break bread with the forgotten ones.

We’ve been waiting for years
Now we are exhausted by history.

I hold in my hands
the spirit of the Earth,
I re-connect with my ancestors.

They study me with compassion,
They study me with revulsion,
talking of greens and blues
and symphonies of silence.

They start screaming.
The sky turns to fire.
Then, I take the road that goes nowhere, 
my voice extinguished between clouds,
my breath absent.

At the beginning I had theories,
now, merely silence.

It’s not the first time it’s happened, 
I’m a raging thunder-bolt
who can’t recall his way.
I’ve become a prophet of Babylon, 
hearing scarcely a rumble
and blind to any transcendent light.

Interrogating forbidden books,
they laugh at my innocence.
My soul is scalped.
H-h-h-estitation steals my breath,
my hair, wild like intricate branches. 

The sky’s eyes    
shine down on my path,
rest on my secrets,
ask my hands where to go.
I present them, empty 
creating rainbow-petals,
words as grain, scattered,
scythed by the wind, and

the Sun slowly sets on the city.


(translated by Lucia Tiburzio and Simon Pettet)






                                                            

















TULLIA PALMA

                                                            LANTERNE CINESI 

Sembrano teiere
le garzette
quando si curvano
e nuotare
nelle mattine di bonaccia
è come scivolare
nella luce incontaminata
dove si dissolve
la tua dannata faccia.

Ma poi balliamo
ubriachi, sullo stagno
dimenticando tutto
e se mi versi un altro drink
mentre le rane gracidano
sembreranno lanterne cinesi
i filamenti di uova,
le ninfee
sedie di velluto
e l'acqua putrida

una lastra di marmo.

Mi hai rapita
fin dal primo sguardo.

CHINESE LANTERNS 

Snowy egrets
look like teapots

and swimming in the perfectly calm mornings
is like gliding
in the purest light,

when your freakin' face
finally
fades away. 

And then we dance,
drunkenly, in the pond,
forgetting everything else.

And if you buy me another drink,
while the frogs croak,
their spawn 
will be  Chinese lanterns,

the water lilies,
velvet chairs

and the stagnant waters,
a marble slab.

You got me 
from the very first glance 

(translated by Tullia Palma & Simon Pettet)



















EGON THOMPSON

PAESAGGIO

Il baricentro è nel tuo cuore
dondolo storto a galla rosso
fluisce intenso nella testa
il sangue denso e terso mosto

L'intacco delle dita sul tuo corpo
è piano nuvola ringrazia
e tocco intento all'atterraggio
come su guancia lacrima carezza

M'insidio negli antichi agli occhi
che tieni scrigni acquosi come fuochi
ed io li assalto e loro ansiosi
e labbra intense e sguardi lussuriosi.

LANDSCAPE

The fulcrum is in your heart
Crooked swing floating red
flowing intensely in my head
the blood thick and clear, like must

The imprint of my fingers on your body
Is a soft cloud's gratitude
That I touch intent on landing,
Like tears caressing your cheeks

I penetrate antiquity in your eyes,
jewel boxes of fire,
I attack them and they are anxious
and intense lips and lustful looks.

(translated by Egon Thompson and Simon Pettet)

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(ANSA) - Venice, September 19 (2012) - Police in Venice have charged a poet and confiscated his writings for selling them on the streets. Antonio Melis faces a fine of up to 60 euros for setting up a folding table and asking for money in exchange for his verse written on rolled-up scrolls of paper. "He's not being charged for the sale itself", said Marco Agostini, the director general of the Venice municipality. "It's because he was on public ground. If (the charges) concerned the actual sale, it would be a matter of vending without a permit, which carries a fine of at least 5,000 euros". Agostini said Melis should be held accountable to the same rules as street artisans, such as landscape painters common around all Italian art attractions who must have a permit. Agostini added that the street bard was using his poetry "as a way to beg for money."

The editor of Serendipity - Serendipity, by no means a comprehensive anthology of Venice or Venetian poets - (Simon Pettet) wishes to express his sincere and profound gratitude to the remarkable Emily Harvey Foundation ("without which, none of this would have been possible"). Boundless thanks!  Thanks too to the poets and translators, 
in particular, Rita degli Esposti and Sarah Pettet.                                

Simon Pettet/NYC/January 2013